Educazione ambientale: 110 bambini piantano una foresta per favorire la biodiversità
La piantumazione della Karma Forest e la realizzazione di un fumetto sulle buone pratiche sono due delle azioni realizzate grazie al progetto “Langhe a scuola” della ONG Source International.

In breve
Un progetto di educazione ambientale per portare biodiversità nella terra delle monocolture intensive.
- Le Langhe sono colonizzate da monocolture intensive di nocciole che hanno un forte impatto sulla biodiversità.
- La ONG Source International ha condotto da giugno 2024 a giugno 2025 un progetto per sensibilizzare gli studenti delle scuole sull’importanza della biodiversità.
- Fra gli output principali di questo progetto ci sono stati la piantumazione di una foresta e la realizzazione di una graphic novel.
- A settembre 2025 si ripartirà con l’istituzione di un consiglio comunale di ragazzi e ragazze.
“Quanti noccioleti e vigneti che si vedono dalle vostre finestre! Sono sicuramente produttivi, ma se ci sono solo loro l’ambiente ne soffre”. Sono queste le prime battute di Clara e Rachele, due ragazze protagoniste del fumetto “Operazione diversità”, che si recano in una scuola elementare per un progetto di educazione ambientale.
Attenzione però: questa è una storia vera, Clara e Rachele sono due persone in carne e ossa e il fumetto di cui sono protagoniste è stato ideato dalle bambine e dai bambini che hanno partecipato al progetto “Langhe a scuola: azioni e voci per il clima“, proposto dalla ONG Source International per sensibilizzare i più piccoli sulle buone pratiche necessarie per favorire la biodiversità – tema particolarmente importante in un territorio, quello piemontese, colonizzato dai noccioleti intensivi – e contrastare gli effetti dei cambiamenti climatici.

La Karma Forest
Mesi fa avevamo parlato della genesi di questo progetto con la stessa Rachele. Ricontatto lo staff di Source per sapere com’è andato questo percorso di educazione ambientale che è durato diversi mesi e ha coinvolto 9 classi e circa 110 bambini e bambine dell’Istituto Comprensivo Bossolasco-Murazzano (CN) e la cittadinanza dei Comuni di Bossolasco, Murazzano, Lequio Berria, Borgomale e Cravanzana. Clara Masetti – sì, proprio la Clara del fumetto – è la project manager e scienziata ambientale e mi racconta una delle azioni principali di questo progetto di educazione ambientale ovvero la creazione della Karma Forest.
«Si tratta di una foresta che abbiamo piantumato insieme a bambini fra l’8 e l’11 aprile di quest’anno. Sono state messe a dimora circa 160 giovani piante appartenenti a 23 specie. Il terreno su cui è nata la foresta era abbandonato da anni. Il Comune di Cravanzana ce l’ha dato in concessione e noi lo abbiamo ripopolato dando la priorità a piante tipiche della zona e antiche, che si stanno perdendo ma che hanno un alto valore ambientale. Abbiamo messo molte piante da frutto in modo che siano fonte di cibo per animali come meli, nespoli, gelsi; poi alcune varietà antiche tipo la betulla purpurea».
Per quattro giorni i circa 110 bambini che hanno partecipato al progetto hanno lavorato nel campo a gruppetti: avevano gli attrezzi, hanno fatto le buche e messo a dimora le piantine. «L’ultimo giorno, ultimati i lavori, si è svolta l’inaugurazione della Karma Forest. Abbiamo invitato i genitori, il sindaco, il preside e tutta la cittadinanza, con loro abbiamo fatto un giro nella foresta, in cui sono stati installati cinque pannelli informativi che parlano del progetto, della biodiversità, delle specie vegetali e del perché le abbiamo scelte, in modo che la foresta stessa abbia un valore educativo e informativo».

E adesso? «Vorremmo che fosse uno spazio all’aperto a disposizione della scuola, delle attività laboratoriali e dei progetti di educazione ambientale e outdoor», spiega Clara. «Per il resto è un luogo che rimane aperto e accessibile, l’idea è quella di costruire negli anni una foresta vera e propria, ma dobbiamo aspettare che le piante crescano e che questa azione abbia un impatto futuro, rispettando i ritmi della natura. Sarà un luogo ricreativo e di benessere emotivo e fisico».
La graphic novel
In apertura abbiamo citato il romanzo a fumetti “Operazione biodiversità”, ideato dalle classi aderenti al progetto e disegnato dal fumettista Giovanni Ballati. «È stato emozionante per loro, ma anche per noi, vedere le loro idee prendere corpo», racconta Sofia Farina, scienziata ambientale per Source. «Il fumetto è stato distribuito durante Ambientiamoci, il festival di chiusura del progetto di educazione ambientale “Langhe a scuola” a cui hanno partecipato 400 bambini di tutto l’istituto comprensivo. Abbiamo proposto cinque diversi laboratori e abbiamo creato sette tavoli sparsi per il campo da calcio del paese, ognuno dei quali curato da un’associazione del territorio».
L’obiettivo generale è formare i giovani e dare loro strumenti operativi per fare azioni concrete per il clima e per la biodiversità nel proprio territorio
Tutto è partito dall’invito rivolto ai bambini durante la prima fase progetto: «Abbiamo chiesto agli studenti di ogni classe di proporre idee concrete per aumentare la biodiversità della propria zona», racconta Sofia. «Il fumetto racconta proprio la storia delle classi che si attivano e delle dieci buone pratiche per la biodiversità che hanno pensato e proposto. È la loro stessa storia, che poi Giovanni Ballati ha illustrato. L’impressione che mi hanno dato i bambini è stata di essere interessati, curiosi e molto preparati su alcune tematiche come usa e getta e biodiversità. Hanno immagazzinato le informazioni e capito l’importanza di parlare di queste tematiche».
Il consiglio comunale di ragazzi e ragazze
Un’altra azione prevista sempre nell’ambito di “Langhe a Scuola” è quella che prevedeva un percorso di sostegno ad alcuni plessi nell’istituzione dei consigli comunali dei ragazzi e delle ragazze. «Questi plessi – concludono Sofia e Clara – stanno creando statuto e regolamento di questi consigli, che diverranno operativi da settembre 2025. L’obiettivo generale è formare i giovani e dare loro strumenti operativi per fare azioni concrete per il clima e per la biodiversità nel proprio territorio».
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